Un secondo assoluto che vale oro. E’ quello che hanno conquistato i varesini Roberto Boracco con la moglie Angela Bossi nella gara di regolarità “In corsa con Medea” organizzata dalla scuderia storica 3T di Cremona. Con 284 penalità totali (soli 15 punti di distacco dal vincitore Salviato, su Fiat600D) il portacolori del Club Vams Squadra Corse si è brillantemente posto in luce in una gara che vedeva al via una cinquantina di equipaggi: Boracco ha trionfato nell’ottavo raggruppamento e, pur essendo partito con il numero 30, ha dimostrato di essere perfettamente in forma per le gare a cronometraggio elettronico. Al vertice della classifica finale alcune coppie esperte tra pressostati e cronometri, da Lumignon (4°) a Turelli (5°) e Bertoli (7°), da Rapisarda (8°) Bonfante (9°) ed Aliverti (10°). I distacchi che separano i primi dieci della classifica generale la dicono lunga sulla lotta accanita per vincere o per porsi in luce al top; basti dire che piloti noti e forti come Mario Crugnola, Gamberini, Nardiello, Fontana ecc. non sono riusciti ad entrare nella top ten. Un altro equipaggio del team VAMS Squadra Corse ha inaugurato a Cremona la sua stagione 2016: è quello formato da Maurizio Magnoni e dalla moglie Marisa Vanoni su Lancia Fulvia HF. Hanno terminato le prove in 22.esima posizione su 50 classificati. Vittoria tra le Dame di Gabriella Scarioni con la nostra portacolori, l’ottima navigatrice Ornella Pietropaolo, su Austin Mini: hanno preceduto di 14 punti le campionesse Fanti-Serri (Giulietta 1300).
In Corsa con Medea è gara organizzata a favore di un’associazione di volontariato MEDeA, Medicina e Arte, è una libera associazione senza fini di lucro, fondata a Cremona nel 2003 da persone che a vario titolo hanno avuto esperienza della malattia neoplastica. Sostiene con varie iniziative l’assistenza dei malati oncologici, dei loro familiari e amici e opera con i propri volontari a Cremona e in molti comuni limitrofi. MEDeA ha una sede operativa presso il Day-Hospital Oncologico dell’Ospedale di Cremona, utilizzata per poter essere più vicini ai malati oncologici e ai loro bisogni.