Successo a Varese con sessanta reginette della mobilità anteguerra

Successo a Varese con sessanta reginette della mobilità anteguerra. E nel concorso d’eleganza regina è Aston Martin Speed C-Type 1938, giudicata dalla giuria tecnica “The best in show”. Chevrolet Torpedo ’29 ha ricevuto i maggiori consensi della gente. Tra le moto al top due Guzzi del 1929: Sport 14 sidecar e GT Norge dedicata alla conquista del Polo Nord. La Riley da GP la più rapida nelle prove d’accelerazione a Volandia. Regia del Club Auto Moto Storiche Varese.

Un successo di pubblico nel cuore della città di Varese ma anche nei borghi dell’Altomilanese, della Brughiera e della val Bossa. Prima risalendo i navigli da Cuggiono (Villa Annoni) al parco del volo di Volandia a Malpensa poi in passerella tra Somma Lombardo, Val Bossa terminando nel cuore della città di Varese: motivazione storica è stata la celebrazione dei 200 anni della Città giardino con le regine della mobilità, dal 1913 al 1940.

Il 1° Defilé Milano-Varese per auto e moto storiche anteguerra ha suscitato grandi emozioni e successo sia per la qualità dei mezzi sia per il consenso popolare: l’evento si ripeterà annualmente, negli anni dispari da Varese a piazza del Duomo a Milano. A curare la regia sono stati i club ASI Auto Moto Storiche Varese di via Correnti, il Cmae di Milano, il Gams Gallarate il e Veteran car Como. Staffetta preziosa il Vespa Club Rho che tornerà ad essere protagonista in centro Varese sabato 4 giugno con la rievocazione della Sei Giorni Motoristiche. I coordinatori dell’evento, i vertici del club Auto Moto Storiche Varese di via Correnti – Angelo De Giorgi, Enrico Bassani e Gianandrea Redaelli – hanno espresso piena soddisfazione alla luce del successo qualitativo e popolare riscosso dall’evento che ha giovato del patrocinio del Comune di Varese e di quello di Cuggiono.

Otto le categorie in cui si articolava il concorso d’eleganza con cinquanta reginette storiche. Dalla giuria tecnica “The best in show” è l’Aston Martin Speed C-Type del 1938 del varesino Giuseppe Redaelli, sfilato in piazza Monte Grappa con la nipotina Maria Giulia tra le braccia di mamma Irene. Dell’auto vincitrice esistono due esemplari: questo e il prototipo, 1800 cc e 150 cv, raffinate nell’aerodinamica con vocazione racing. La più votata dal pubblico – che ha compilato 630 cartoline- la Chevrolet International Torpedo ’29, importata dall’Argentina e restaurata a Bisuschio per tre anni dal suo pilota, Agostino Vezzaro, con al fianco la segretaria del club Vams, Tatiana Manuzzato.

Sul fronte moto, “The best in show” è stata la Moto Guzzi Sport 14 sidecar del ’29 del milanese Luca Vinciguerra, mentre dalla giuria popolare palma d’oro alla Guzzi 500 GT Norge di Carlo Achini, uno dei collezionisti più esperti in Europa di moto anteguerra. L’esemplare è stato costruito dopo la spedizione da Mandello Lario a Capo Nord di Carlo Guzzi in seguito alla conquista del Polo Nord da parte del Norge (1926), dirigibile progettato da Umberto Nobile.

L’automobilismo nel Varesotto ebbe inizio nel 1920 con il leggendario km lanciato di Gallarate: per celebrare quel primato a Volandia auto e moto si sono misurate sul quarto di miglio: tra le auto fino al 1920 vittoria della più antica del lotto, Lancia Theta del 1913 (prima auto europea con avviamento e illuminazione elettrica), guidata da Giulio Caimi, mentre miglior tempo assoluto (19″62) per la biposto racing Riley Brookland del ’30 pilotata da Arturo Ferraro, presidente del Gams che ha preceduto la Mercedes 170V Sport Roadster di Marco Galassi (presidente Cmae, tempo 19″70) e l’Aston Martin Speed C-Type di Giuseppe Redaelli con 20″08. Tra le moto, la più rapida nello scatto la Guzzi GTV del 1939 di Angelo Bernardi che ha coperto i 400 metri in 19″95, seguita dalla Gilera VTE GS ’39 di Ciro Nisi (20″29) e la Guzzi S ’34 di Giuseppe Franchina (21″23).

Lo stile più raffinato nell’abbigliamento è stato quello della famiglia Lorenzin, a bordo della Chevrolet Indipendence del ’31. Le autostoriche più numerose le Fiat Balilla anni Trenta, versioni a 3 e 4 marce (costo all’origine: 10.900 lire).

A presiedere la giuria tecnica l’apprezzato designer, Andreas Zapatinas, che firmò Fiat Barchetta ed auto di successo di Alfa, Bmw, Subaru. Al suo fianco il varesino Gianfranco Palazzoli, ex-pilota, commentatore televisivo, oltre ai giornalisti Alfredo Albertini, Massimo Delbò, i commissari Dominique Fischlin, Uberto Pietra, Franco Ghidelli, Gianpio Ottone. Gran finale con passerella nelle vie del centro storico varesino : qui l’applauso ha unito la piccoline corsaiole Rosengart, Bugatti e Salmson con le berline Balilla e Augusta alle monumentali Rolls Royce, Bentley e Dodge.

INFO: www.automotostorichevarese.com – direzione@automotostorichevarese.com – facebook.com/clubvams