Bonfante-Bruno trionfano alla Varese-Campo dei Fiori

La scultura in plexiglass che simboleggia la Varese-Campo dei Fiori a cura di Aldo Zuliani è finita nelle mani dell’equipaggio formato dal 56enne milanese Mauro Bonfante e la moglie Cinzia Bruno. Alla loro 150esima gara in dieci anni, alla 28. Coppa dei Tre Laghi hanno sbaragliato il campo con la Fiat 1100 – 103 del 1956 grazie ad una serie di prove di abilità da campioni ed un’eccellente costanza di rendimento. L’evento era valevole sia per il Tricolore Asi cronometri elettronici sia per i crono meccanici a lancette. Prove d’abilità tra Valceresio, Valcuvia, Valtravaglia, Lago di Monate, Castiglione Olona, Venegono Inferiore, Vergiate e Ispra.

 

I vincitori hanno preceduto i quattro volte trionfatori a Varese, i piacentini Gian Mario Fontanella e Anna Maria Covelli su Lancia Lambda del 1927: nonostante un coefficiente di anzianità che favoriva la propria auto 2500 4 cilindri, gli emiliani hanno dovuto fare i conti con le prestazioni cronometriche maiuscole di Bonfante; il milanese è parso allenatissimo dopo il recente trionfo nel Giro del Lario (inizio giugno). Terzi assoluti tra i cronometri elettronici i varesini Roberto Boracco e Angela Bossi, sulla stessa Porsche 911 T 2400 del 1973 con cui avevano trionfato in casa nel 2017: stavolta la loro auto ha sofferto il caldo torrido in alcune prove d’abilità al centesimo di secondo. Boracco ha rintuzzato gli attacchi portati nel finale dell’australiano Darren Morcombe con la varesina Chiara Montalbetti (Rally Abc auto da gran premio, quarti) e dei milanesi Maurizio e Filippo De Bellis (MG TA, quinti).

 

La Coppa dei Tre Laghi era valevole per il tricolore Asi crono meccanici, a lancette: tra questi ultimi la dominatrice della scena è stata la coppia reatina composta da Alberto Pirri e Annalisa Ciatti su Fulvia Coupé 1.2 del 1969. Hanno “pagato” solo 914 penalità, precedendo Enrico e la figlia Ilaria Bassani di Carnago (Abarth 750 GT Zagato ‘57) finiti vicini a Pirri e il romano Silvio Trombetta (Porsche 912 1600 ’67). E proprio Bassani aveva trionfato nel match race serale dedicato agli equipaggi dotati di crono meccanici: ha preceduto i romani Fabio Pepe (A 112), mentre Fontanella ha battuto Morcombe. Entusiasmo hanno destato i duelli tra supercar: qui Porsche 356 di Giuseppe ed Edoardo Braga ha preceduto Porsche 911 di Nando e Carolina Lonati; terzo posto per l’Alfa Romeo 4C spider di Davide e Matteo Ferrario che ha preceduto la Porsche 911 4S 3.0 turbo di Barbara Bernardi e Lorenzo Baroni.

Quest’anno Varese-Campo dei Fiori si è rivelata azzeccata come scelta di percorrenza sia diurna sia notturna: in notturna la cronoscalata del sabato sera ha suscitato l’entusiasmo degli equipaggi con auto anni Trenta che hanno sofferto per fanalerie, batterie e dinamo d’epoca, rispetto alle più brillanti auto anni Settanta. Coincidente con il Trofeo Bellardi, la cronoscalata in notturna ha visto le vittorie di Maurizio Magnoni di Golasecca con la Porsche 356 B tra i crono elettronici e del laziale Alberto Pirri su Lancia Fulvia Coupé con i segnatempo meccanici.

 

Tra i momenti top la visita comunitaria a Varese / Villa Mirabello offerta dagli organizzatori alla mostra del grande maestro dell’espressionismo italiano, Renato Guttuso. E le visite guidate ad un polo di tecnologia qual è la Centrale idroelettrica Enel di Roncovalgrande/lago Delio di Maccagno: un polo tecnologico, diretto dall’ing. Davide Cavalli che ha coordinato l’accoglienza degli equipaggi e delle auto storiche in riva al lago Maggiore, un sito capace di generare oltre 1200 MegaWatt tra i più raffinati del nord Italia.