Panda, perfetta icona del made-in-Italy

Anno 2020: Fiat Panda compie 40 anni e festeggia continuando ad essere l’auto più venduta in Italia. Presentata ufficialmente il 29 febbraio del 1980 nei giardini del Quirinale alla presenza di Sandro Pertini, la prima generazione segnò una vera e propria rivoluzione nel mondo delle utilitarie grazie alla matita di Giorgetto Giugiaro che disegnò una vettura con soluzioni rivoluzionarie per l’epoca e pensate per garantire massima praticità e costi contenuti.

 

Fiat Panda, l’auto rivoluzionaria
Come nacque la prima Panda? La Fiat chiese di sviluppare un “contenitore” più che un’automobile, capace di essere robusta, giovane, accessibile, senza compromessi. Un’automobile per padri, figli e nonni… per tutta la famiglia. Giorgetto Giugiaro la progettò durante le vacanze in Sardegna e realizzò una vettura realmente rivoluzionare. Basti pensare ai cristalli piatti, le fasce laterali in plastica, la panca posteriore a sdraio/amaca con una tela tenuta in tensione da due tubi, stesso concetto che venne ripreso sulla plancia con lo stile distintivo a marsupio. Gli interni erano facilmente configurabili fino a trasformarsi in un letto.

 

Ben 40 anni di successi e primati
In 40 anni di carriera Fiat Panda ha ottenuto un lunga serie di primati e successi, come diventare nel 1983 la prima citycar 4×4 con il sistema di trazione integrale realizzato da Steyr-Puch, lo stesso fornitore della Mercedes Classe G. Nel 1986 è la prima compatta a montare un motore diesel, mentre nel 1990 diventa la prima citycar elettrica di produzione su larga scala con il debutto della Panda Elettra. Nel 2004, con la seconda generazione, vince il premio di Auto dell’Anno ed è la prima citycar a scalare l’Everest. Nel 2005 con la Panda Cross diventa il primo city suv e nel 2006 porta l’alimentazione a metano nel segmento. Nello stesso anno è la prima auto ad essere venduta solo sul web, con la serie speciale Monster. Nel 2012 è la prima citycar 4×4 con Hill Descent Control e nel 2017 è la prima compatta a tagliare il traguardo della Dakar

 

Fiat Panda, la seconda e terza generazione
Se oggi stiamo festeggiando i 40 anni della Panda, lo dobbiamo anche alla Renault. Infatti con la seconda generazione, Fiat aveva deciso di abbandonare il nome Panda per chiamarla Gingo, ma i francesi si opposero perché troppo simile a Twingo. La seconda generazione è stata quella più internazionale, che ha vinto il Premio Auto dell’Anno nel 2004 e che ha segnato il record di vendite per il modello in un solo anno con più di 290.000 unità nel 2009. La terza generazione è stata l’auto più venduta in Italia sin dal lancio, la citycar più venduta in Europa per due anni consecutivi, e ha ulteriormente esteso il concetto di city-suv con l’introduzione della City Cross nel 2017.

 

La genialità del Progetto Panda

La premiata Ditta Giugiaro, orfana della loro storica Italdesign, oggi allestisce spettacolari pezzi unici firmati GFG (Giorgetto e Fabrizio Giugiaro): un marchio di enorme prestigio e suggestione.

Affermiamo tutto questo in ragione della genialità di questo progetto, un vero e proprio capolavoro, che, dopo decenni, riesce finalmente a far capire ai Dirigenti Fiat che il concetto di utilitaria può prescindere da dimensioni claustrofobiche e fornire un grado di sicurezza passiva almeno decente; un concetto che può senz’altro definirsi ‘alla francese’, riferendosi alle utilitarie Renault e Citroën dell’epoca, ma declinato in maniera assolutamente personale ed innovativa, tanto da meritare il premio ‘Compasso d’Oro’ nel 1981

 

Panda 30 per collezionisti-puristi, la 45 più brillante con il 4 cilindri della “127”

Nulla di lei rimandava, infatti, alla inquietante, anche se in gran parte apparente, fragilità delle ondeggianti concorrenti transalpine con le loro lamierine tanto estese quanto inconsistenti. Abitabile ma compatta ed estremamente razionale, oltre che economica da costruirsi, essa mostrava un abitacolo studiato senza preconcetti così da fornire varie soluzioni di trasporto (inedita, al proposito, la posizione ‘culla’ del divanetto posteriore) e una facilità di pulizia rimasta insuperata.
Presentata esattamente quaranta anni fa al Salone di Ginevra del 1980, veniva offerta nelle due versioni ’30 e ’45’ (dalle rispettive potenze) con due motorizzazioni dal carattere molto diverso: per la ’30’ un bicilindrico da 0,65 litri raffreddato ad aria preso dalla Fiat 126 e per la ’45’ il quattro cilindri raffreddato ad acqua della Fiat 127; grazie alla leggerezza di tutto l’insieme le prestazioni erano sufficienti per la prima, anche in viaggi piuttosto lunghi, e addirittura brillanti per la seconda.

L’accoglienza fu strepitosa e nei due mesi successivi alla presentazione le prenotazioni furono settantamila con decisa preminenza della bicilindrica che offriva un pacchetto di cui evidentemente il mercato italiano sentiva il bisogno; la comprarono tutti: studenti, signore, agricoltori, professionisti alla ricerca di una servizievole seconda auto.

 

Successo clamoroso, la gamma si amplia, dal 1981 in poi

Fatalmente, però, l’allargarsi a 360 gradi della clientela portò alla necessità di ampliare la gamma con versioni più rifinite: si iniziò nel Settembre 1981 con il tetto apribile in due sezioni per poi, tra la fine del 1982 e l’inizio del 1983, offrire la Panda Super, un primo piccolo ‘tradimento’ della purezza iniziale; sedili meno spartani e brutta calandra in plastica nera con il nuovo logo Fiat a barre inclinate accompagnarono l’unica modifica veramente utile: la quinta marcia per la 45.
Anno indimenticabile, per la Panda, il 1984 quando si festeggia il milionesimo esemplare costruito e viene lanciata la versione a trazione integrale inseribile sviluppata dalla Steyr-Puch motorizzata con il 965 cc da 48 CV della Autobianchi A112 Elite: un altro successo clamoroso ancora una volta ottenuto grazie all’offerta di funzionalità fuori del comune.

 

1986, scompare dal mercato la “30”, oggi attrazione dei collezionisti
Nel 1986 il bicilindrico va in pensione e, con il muso delle Super ereditato da tutte, debuttano i motori Fire da 0.75 litri e da un litro oltre al 1,3 Diesel della 127; nuove anche le sospensioni posteriori che abbandonano le balestre semi ellittiche per un nuovo ponte con molle elicoidali denominato ‘Omega’ dalla sua forma.

Da questo momento in poi diventa impossibile, in questa sede, seguire tutte le evoluzioni che interessarono questo storico modello che rimase in produzione fino al 2003 totalizzando quasi quattro milioni e mezzo di esemplari; ci pare corretto segnalare comunque l’introduzione della versione automatica ‘Selecta’ nell’Ottobre 1990 e la Elettra, con motore elettrico, prodotta dal 1990 al 1998 ma che non ottenne il successo sperato. Vista la particolarità, nonostante ne siano state prodotti e venduti molti esemplari, la Panda 30 è entrata nell’orbita dei cultori delle city car di tradizione, del collezionismo low cost, naturalmente per quegli esemplari conservati con massima cura e rispetto dell’originalità.

 

L’evoluzione moderna della specie
Oggi la Fiat Panda è stata riscoperta dai collezionisti essenzialmente in due forme: le prime serie con ancora il frontale metallico e in versione 650 di Panda 30 e le 4X4 in tutte le sue incarnazioni: standard, Nuova Panda 4X4 del 1985, Sisley del 1987, Country Club del 1997, Trekking del 1998 e Climbing del 2001; preferenze senz’altro condivisibili in quanto non crediamo che altre versioni della Panda possano, in futuro, avere rilevanza collezionistica.

Per quelle citate è corretto spendere anche fino a cinquemila euro per esemplari molto in ordine di 4X4, che possono diventare anche ottime compagne di vita quotidiana specialmente per chi abita in montagna, mentre le prime serie sono reperibili quasi esclusivamente quali progetti di restauro: operazione abbastanza facile ma che porta l’esborso complessivo oltre il loro teorico valore attuale; ci pare tuttavia, viste le cifre in gioco, che ne possa ugualmente valere la pena data la caratura storica di questa simpaticissima automobile, in grado di assicurarne sicuramente il futuro apprezzamento.

 

 

FIAT PANDA, LE SERIE SPECIALI

-L’iconica Panda 4×4 Sisley
-La Panda Italia 90 per la celebrazione dei mondiali italiani
-La Panda Sergio Tacchini
-La panda Top Ten
-La Panda Young
-La Panda Glam
-La Panda Alessi
-La Panda Monster in collaborazione con Ducati
-La Panda Mamy
-La Panda Adventure
-La Panda 4×4 Antartica per celebrare i 30 anni
-La Panda K-Way
-L’esemplare unico Kung Fu Panda
-La Pandazzurri per celebrare la partnership con la FIGC
-La Panda Waze
-La Panda Trussardi