Appassionante il successo della Sei Giorni di Varese 2022

Il ritrovo all’alba di sabato 17 settembre, un caffĂ© offerto dall’organizzazione del club VAMS e poi via dritti verso la partenza in Corso Matteotti a Varese.

Dal salotto della CittĂ  giardino, nel ricordo della mitica edizione della ISD International Six Days Varese del settembre 1951, è partita l’undicesima edizione della Sei Giorni di Varese per Moto Storiche, con piĂą di 90 moto storiche iscritte, pronte a percorrere 120 km sulle strade di varesotto, Vergante e della contea dei sette laghi, con panorami stupendi attorno al Lago Maggiore.

Sul tappeto rosso hanno sfilato in tre grandi classi: le anteguerra (Guzzi, Sunbeam, Gilera, Ariel, Rudge, Norton, Matchless, Sertum, ecc), le moto post bellum di maggior rilievo e gli scooter, classe più numerosa e composta da pezzi storici, rari, in primis le Vespa che proprio nel 1951 a Varese vinsero la medaglia d’oro con la squadra ufficiale della Casa di Pontedera, composta anche da chi per anni è stato il mossiere della Sei Giorni di Varese, Giuseppe Cau.

 

Una decina i motoclub iscritti da Foggia, Merano, Torino, Firenze, Macerata, Arezzo, Dolomitici, oltre a Busto Arsizio, Travedona Monate, Varese, ecc.. Proficua la collaborazione con il comitato Varese Terra di Moto che da cinque anni rappresenta a livello nazionale le aziende del Varesotto produttrici di moto e componentistica, motoclub e team.

Dieci le prove crono di precisione – a 30 orari di media – svolte in Via Montello a Varese, nel parco di Villa Bernocchi, sede di una stimata RSA residenza per anziani.

Poi il serpentone si è snodato lungo le sponde del lago di Varese, Somma, Lombardo, Panperduto, Arona, Massino Visconti, Stresa, Verbania, traghetto per Laveno quindi passerella a Cadrezzate nel parco comunale di Villa Quaini.

 

Gran finale alle ore 18 con l’arrivo in Corso Matteotti a Varese dove si è svolto il concorso d’eleganza che ha valorizzato qualità delle moto conservate o restaurate in sintonia con gli abiti dell’equipaggio. Componenti della giuria sono stati lo storico della motocicletta Benito Battilani, il direttore del mensile “InSella” Ferdinando Restelli, la presidente di Va-Terra-di-Moto, Annalisa Mentasti e il collezionista ed ex campione di moto, motonautica e autocross il varesino Gian Pio Ottone.

Quest’anno la XI Sei Giorni per moto storiche è stata dedicata alla figura di Gianni Manuzzato di Azzate, prematuramente scomparso, sin dalla prima edizione rievocativa della Sei Giorni presente in sella alla sua Zundapp 200, per anni consigliere ed infaticabile appassionato al servizio del club Vams.