Domenica 3 ottobre

“Centro sociale Villa Spech”
Vedano Olona

Quota di partecipazione:

  • Equipaggio di 2 persone con pranzo: € 90
  • Equipaggio singolo € 60
  • Pranzo persona aggiunta oltre 2: € 25

 

 

Iscrizioni:

Online, cliccando qui

Telefonicamente contattando:
Vittorio (+39) 338 571 6512
Mauro (+39) 335 593 2601

Massimo 30 vetture fino al 2000

Chiusura iscrizioni 26 settembre 2021

 

 


E’ stata pensata dal 1976 al 1979. Poi dal 1980 è sbocciata ed ha conquistato due memorabili vittorie in rally mondiali (Montecarlo 1981 e Tour de Corse 1982) ma soprattutto il mercato delle sportive, consacrandola tra le auto entrate nella Storia delle berline da collezione. E’ la Renault 5 Turbo.

Per Renault, il motorsport in generale – e la Formula 1 in particolare – hanno sempre rappresentato un laboratorio e una vetrina del suo know-how tecnologico. Oltre alla passione della sfida sportiva e al gusto della vittoria, il mondo delle gare offre un’incredibile opportunità di sviluppare tecnologie d’avanguardia di cui in seguito potranno avvalersi, direttamente o indirettamente, i veicoli di serie. Dopo aver raggiunto la vittoria in Formula 1 con un motore turbo da 1500 cm3 contro i motori aspirati da 3.0 litri, la Renault 5 Turbo segna l’introduzione nella gamma della competenza tecnica acquisita nelle gare sul turbocompressore e prefigura la democratizzazione di questa tecnologia che è utilizzata oggi sulla maggior parte dei modelli di serie della gamma Renault. L’introduzione del turbocompressore consente infatti di diminuire o mantenere la cilindrata del motore aumentando allo stesso tempo la sua potenza e limitando i consumi di carburante e lo scarico di emissioni inquinanti a beneficio di prestazioni ed efficienza.

RICORDI DI SFIDE E SENSAZIONI INDIMENTICABILI – Nei  piloti collaudatori, quello di aver partecipato con Renault Sport allo sviluppo non solo dei modelli di serie Renault 5 Turbo e Turbo 2, ma anche dei veicoli da competizione derivati genera sensazioni sublimi: Gruppo 4, Gruppo B e Maxi Turbo! Renault 5 Turbo era e continua ad essere un modello insolito per un costruttore automobilistico generalista. Far uscire questa favolosa auto dagli standard normali, con uno stile tanto particolare e una notevole complessità tecnica – essendo passata dalla trazione anteriore a un gruppo propulsore turbo – è stata una vera e propria sfida per quei tempi. Nelle due stagioni di rally del 1984 e 1985 ho provato sensazioni forti.

LA NASCITA DI UN MITO – Renault 5 Turbo è tuttora – e sarà ancora a lungo – un’auto adulata, ricercata, desiderata dai collezionisti. È al Salone di Parigi che, nell’ottobre del 1978, è arrivata questa extraterrestre fatta per rivoluzionare il mondo delle piccole auto sportive. Questa “bomba”, in quel momento ancora allo stadio di modellino statico, ha fatto scorrere fiumi di inchiostro, suscitato bramosie e vinto moltitudini di gare; insomma, ha talmente segnato la sua epoca che è entrata nel firmamento delle auto immortali. L’idea di un’auto “vetrina” per imprimere dinamicità alla gamma delle Renault 5 è nata all’inizio del 1976, una sera, in una confortevole Renault 16, lungo il percorso Dieppe-Billancourt. Dopo una giornata di lavoro, Jean Terramorsi e il suo vice Henri Lherm stanno tornando a casa e parlano a ruota libera di una R5 molto speciale, “che potrebbe brillare in gara, completare la gamma e perché no? Sarebbe anche dotata di turbo”, perché questo era a quei tempi il credo della Régie Renault. “Sì, la prima auto francese con motore turbo a benzina, prodotta di serie”. Jean Terramorsi sa più di chiunque altro quanti sforzi l’azienda abbia compiuto per la Formula 1 e la vittoria di Le Mans usando questa specialissima tecnologia. Jean Terramorsi, che sogna a occhi aperti e si esprime a voce alta davanti al suo vice, lavora presso la Direzione Prodotto che si occupa delle Confidential C piccole serie. Propone l’idea di Renault 5 Turbo ai suoi superiori e, in particolare, a Bernard Hanon, all’epoca CEO della Régie Renault, e a Gérard Larrousse, Direttore di Renault Sport. Jean Terramorsi riesce a “innescare” la sua piccola bomba prima di scomparire il 26 agosto 1976. Non vedrà mai la sua “figliola”, quell’auto di cui sognava a occhi aperti.

 IL PROGETTO N. 822: LARGO AGLI INGEGNERI, ANCHE ITALIANI – Tra il 1976 e il Salone di Parigi del 1978, Michel Têtu e gli ingegneri del Berex a Dieppe si danno da fare per elaborare la meccanica e il telaio, fino a far uscire, nella massima segretezza, il primo prototipo. Nel frattempo, Bertone in Italia, il Centro Stile Renault a Rueil-Malmaison, Alpine a Dieppe e Heuliez a Cerizay lavorano tutti instancabilmente: chi allo stile, chi al telaio, chi all’industrializzazione della futura Renault 5 Turbo, il cui nome in codice è 822. Sarà un’auto di color nero, ideata a Dieppe e pilotata da Guy Fréquelin, che sarà svelata al pubblico dalla stampa a novembre 1978. La rivelazione di questo prototipo che corre sul circuito di Lédenon, praticamente un mese dopo essere stato presentato al Salone di Parigi, lascia tutti a bocca aperta. Altri prototipi saranno realizzati a Dieppe: 822-01, 822-02 e 822-03. Sarà proprio quest’ultimo a esordire in gara con Guy Fréquelin al volante al Giro d’Italia del 1979. L’evento si conclude con un ritiro, per rottura del motore, ma nonostante i temibili concorrenti, la piccola “bomba” della Régie Renault ha avuto tutto il tempo di impressionare spettatori e giornalisti. Fréquelin – Prototipo R5 al Giro d’italia, 20 ottobre 1979

Nulla scoraggia il piccolo team di Dieppe, dove Alain Serpaggi percorre migliaia di chilometri per mettere a punto questa temibile macchina. Piloterà, peraltro, i vari prototipi che saranno elaborati. Sarà lui a mettere definitivamente a punto Renault 5 Turbo. Ma per ottenere le omologazioni per le gare, la “Turbo” deve essere commercializzata e sarà quindi prodotta in serie.

LA PRODUZIONE DI SERIE: RENAULT 5 TURBO – Nel maggio del 1980 comincia ufficialmente la produzione di Renault 5 Turbo, un’auto fuori dalla norma a livello di allestimenti, in un primo tempo limitati: modello unico, quasi niente optional e scelta tra due tinte (Blu Olimpo e Rosso Granata). Nelle auto blu gli interni sono rossi e viceversa. Interni bicolore Renault 5 Turbo Non si dimentichi che le scocche di Renault 5 sono realizzate a Flins. È da qui che escono e prendono la strada per Cerisay, dove vengono trasformate dal famoso allestitore Heuliez: scocca allungata di 5 centimetri, padiglione e porte in alluminio, installazione della barra anti avvicinamento all’anteriore, ecc. Rispedite in camion presso gli stabilimenti Alpine a Dieppe, è qui che vengono assemblate: parafanghi anteriori, parafanghi posteriori e cofano in poliestere, gruppo motore dotato di turbo Garrett, trasmissione a 5 rapporti, rivestimenti interni, verniciatura. Segue per ogni auto il collaudo su strada nella campagna normanna e un altro controllo qualità. Bisogna fare in fretta, perché le 400 unità in attesa di omologazione devono essere presentate alle istanze della FIA. È così che i dintorni, i viali, le aiuole dello stabilimento Alpine di Avenue de Bréauté sono costellati da Renault 5 Turbo in attesa, pronte per prendere la strada dei concessionari.

Motore Renault 5 Turbo

Renault 5 Turbo, di cui nel 1980 sono state realizzate 802 unità che recano il marchio di fabbrica 1981, diventerà la “beniamina” degli appassionati di auto sportive francesi che possono scegliere solo tra queste e le Alpine A 310 V6. L’annata 1982 introduce piccoli cambiamenti tra cui scambiatori più performanti, porte in lamiera – e non più in alluminio – e nuove tinte di carrozzeria. Si noti che di Renault 5 Turbo, impropriamente chiamata Turbo 1 per differenziarla dalla Turbo 2, sono state prodotte 536 unità nel 1981 e 352 unità l’anno successivo.

LA PRODUZIONE DI SERIE: RENAULT 5 TURBO 2 – Al Salone di Parigi del 1982, Renault presenta Renault 5 Turbo 2 che si distingue dal modello precedente innanzitutto per gli interni. È nel 1983 che Renault 5 Turbo cambierà più radicalmente i suoi connotati abbandonando l’abitacolo e i sedili sofisticati firmati Bertone per adottare gli elementi, i sedili e le finiture interne di Renault 5 Alpine Turbo. Le principali caratteristiche tecniche dei due modelli sono quasi identiche, a tal punto da mantenere lo stesso numero: R8220. Se messe a confronto, risulta che la Turbo 2 ha 30 kg in più. Sarà forse più pesante, ma meno cara, in quanto costa, nel 1983, 102.000 franchi invece dei 115.000 franchi del modello precedente. Alla fine del 1983, è chiaro che il futuro dell’auto sportiva passa da una serie speciale di 200 Renault 5 Turbo con motore di cilindrata superiore che rientra nella classe 2 litri: il modello 8221 è costruito esclusivamente per ottenere l’omologazione sportiva nel Gruppo B del Campionato Mondiale Rally. Tra il 1982 e il 1986 saranno prodotte 3.167 Renault 5 Turbo. Renault 5 Turbo 2 Produzione di Renault 5 Turbo, Dieppe, 1982

LE GARE: LA RAGIONE D’ESSERE DELLA “PICCOLA BOMBA DEI RALLY” – Nella stagione 1980-1981, il programma rally di Renault Sport è relativamente limitato: si prevede di far partecipare un’unica Renault 5 Turbo ufficiale ai vari campionati nazionali e internazionali. Un anno dopo il Giro d’Italia del 1979 e il suo parziale fallimento, ritroviamo una Renault 5 Turbo conforme agli standard del Gruppo 4 pronta per il Tour de France Automobile del 1980. Al volante questa volta c’è Jean Ragnotti, con Jean-Marc Andrié sul sedile del passeggero. I due amici sfiorano il successo. La stessa cosa accade qualche mese dopo al Tour de Corse, quando una foratura pregiudica la vittoria. Bisognerà aspettare la quarta partecipazione a un rally per conseguire il primo successo. Al Rally di Monte Carlo del 1981, l’equipaggio Ragnotti-Andrié si aggiudica una vittoria ampiamente meritata da tutto il team Renault Sport con a capo Patrick Landon, per non dimenticare i meccanici, l’ingegnere François Bernard, che si è molto adoperato per lo sviluppo di quest’auto, nonché i fratelli Bozian, motoristi che hanno partecipato a questa avventura di alto spessore sportivo. Rallye de Monte Carlo, 1981 Non si dimenticherà certo, nel 1981, la Renault 5 Turbo “Cévennes”, versione da competizione del Gruppo 4, praticamente pronta per correre a un prezzo di 217.700 franchi. È stata ideata in base alle specifiche e agli insegnamenti tratti dall’auto di Jean Ragnotti: una vera referenza! Nel 1983, il Gruppo 4 è sostituito dal Gruppo B che assisterà allo sviluppo delle auto più potenti mai costruite per il mondo dei rally, ma anche quelle più pericolose. Proprio in quest’ottica esce Renault 5 turbo modello “Tour de Corse” che risponde ai criteri del Gruppo B e che viene omologata a gennaio 1983. La sua potenza è pari a 240 cv a 7.000 giri/min. Il suo difetto, rispetto alle concorrenti, è che ha pneumatici troppo stretti, senza possibilità di utilizzarne altri, con conseguenze disastrose per la tenuta di strada. Ecco perché, nel 1984, Renault 5 Turbo 822 si evolve nel modello 8221, soprattutto per avere la possibilità di montare sulla futura Renault 5 Turbo Maxi pneumatici più larghi durante le gare. Questa evoluzione “maxi” per la stagione 1985 Rallye de Monte Carlo 1981 è resa possibile dall’aumento della cilindrata che passa a 1.526 cm3 e 350 cv. Più potenza, più coppia, un grosso lavoro sul peso che scende a 905 kg, un impianto frenante potente, uno sterzo più diretto, nuovi ammortizzatori. Maxi è l’evoluzione per eccellenza di Renault 5 Turbo. Nata sotto buoni auspici, Renault 5 Turbo Maxi comincia la stagione 1985 ma dopo alcuni incidenti, a fine 1986, la Federazione rinuncia a far correre le Gruppo B, che sono auto fuori dalla norma. Renault 5 Turbo si ferma nel 1985, anche se a un certo punto era stata prevista una super Renault 5 Turbo Maxi nella versione a quattro ruote motrici. Rallye de Monte Carlo, 1981

LA COPPA D’EUROPA RENAULT 5 TURBO: 1981-1984 Questa coppa organizzata dal Dipartimento Promozione di Renault è la primissima formula monomarca turbo e ha fin da subito un enorme successo. Dotata di un ricco sostegno finanziario, spesso si disputa in apertura dei Gran Premi di Formula 1 o della 24 ore di Le Mans. Imola, 1981 Inoltre, attrae piloti rinomati, come Jean Ragnotti, che vanta successi sui circuiti e nei rally, e Jan Lammers, ex pilota di Formula 1, nel 1983-1984. Il semaforo verde della prima Coppa d’Europa Renault 5 Turbo Elf è scattato nel 1981, a Hockenheim. Le auto da competizione sono Renault Turbo originali R8220 su cui sono adattati accessori classici (ma obbligatori) di sicurezza come roll-bar, cintura, estintore, interruttori di protezione motore, ecc. Nel corso degli anni, la normativa tecnica non subisce cambiamenti radicali nella sua essenza, tranne per il dispositivo di chiusura del sistema di regolazione della pressione del turbo, previsto per evitare le frodi. La stagione 1983 è caratterizzata dal fatto che si affrontano contemporaneamente le Turbo 1 e le Turbo 2. L’ultima gara della Coppa d’Europa Renault 5 Turbo, che si svolge nel 1984 a Castellet e sarà dominata da Jan Lammers.

 

LE VERSIONI DA COMPETIZIONE DI RENAULT 5 TURBO RENAULT 5 TURBO “CEVENNES” – Con il 2° posto conseguito dall’equipaggio Ragnotti Andrié al Rally des Cévennes nel 1980, Renault Sport offre a Renault 5 Turbo la sua prima evoluzione a livello di competizione-cliente nel Gruppo 4 sviluppando una versione che prende il nome da questo rally. La versione “Cévennes” poteva essere venduta “chiavi in mano” dagli stabilimenti di Dieppe oppure essere ottenuta montando un apposito kit da competizione sulle Renault 5 Turbo di serie (300 ore di lavoro). Renault 5 Turbo “Cévennes” era prima di tutto una base di partenza su cui lavorare per incrementare le performance. A febbraio / marzo 1982, con il ritorno di un Campionato di Francia misto (asfalto e sterrato), Renault Sport ottimizza la versione ormai nota come “Cévennes 2”, sempre omologata per il Gruppo 4.

RENAULT 5 TURBO “TOUR DE CORSE” – Dopo aver vinto il Tour de Corse nel 1982, Renault Sport intende permettere ai suoi clienti sportivi di beneficiare dell’esperienza acquisita ai più alti livelli anche sulle auto di fabbrica, come era già accaduto per la versione “Cévennes”. Renault 5 Turbo “Tour de Corse” soddisfa i requisiti dei nuovi regolamenti FISA per il Gruppo B. Nella logica della politica “cliente”, Renault Sport vendeva l’auto “chiavi in mano” oppure il kit di adattamento per le auto di serie. La “Tour de Corse” per i clienti era destinata anche ad essere modificata ed evolversi verso la Maxi del Gruppo B conforme all’auto ufficiale. Saby al RAC Rally al volante di Renault 5 Turbo, 1981 Tour de Corse, Ragnotti-Andrié

RENAULT MAXI 5 TURBO – Se le auto a trazione integrale sono intoccabili, la Régie vuole fare di Renault Maxi 5 Turbo l’auto più performante tra le due ruote motrici su asfalto cambiando classe di cilindrata. Va ricordato che la nuova legislazione del Gruppo B aveva fortemente penalizzato Renault 5 Turbo. Il rifacimento è, pertanto, totale e, nella sua ultima versione, Renault 5 Turbo compie un vero e proprio salto avanti in tre direzioni: motore, sospensioni ed aerodinamica. Renault Maxi Turbo, Tour de Corse 1985

RENAULT 5 TURBO 2 “PRODUCTION” – Con la sua meccanica potentissima, grazie alla grande libertà concessa dai regolamenti tecnici, la “Production” è stata creata per essere un’auto da pista spettacolare. Doveva, comunque, derivare da un normale modello di produzione. Ecco perché Patrick Landon, responsabile del progetto da fine 1984, ha realizzato in breve tempo un’auto più simile a Renault 5 Turbo 2 che alla Maxi 5 Turbo. Già nel 1985, Renault 5 Turbo “Production” consegue un certo successo tra le mani di Jean-Louis Bousquet, che anche l’anno successivo conclude il Campionato in 4a posizione, con due vittorie, consentendo a Renault di aggiudicarsi il secondo posto nella Classifica Costruttori con l’aiuto di Jean Ragnotti. Per il 1987 vengono preparate tre auto (Bousquet, Ragnotti, Comas), riviste per Renault 5 Turbo “Producion”

I GRANDI PILOTI DI RENAULT 5 TURBO

JEAN RAGNOTTI – Il più popolare, il più titolato, il più eccentrico, il più allegro, il più affabile e probabilmente il più talentuoso di tutti i piloti che hanno preso il volante di Renault 5 Turbo è senza orma di dubbio Jean Ragnotti. Vincitore di due gare del Campionato Mondiale Rally – Monte Carlo nel 1981 e Tour de Corse nel 1982 – Jeannot scriverà le più belle pagine della storia di Renault 5 Turbo. Non si deve dimenticare di associare ai successi di Jean anche il nome del suo primo copilota titolare, Jean-Marc Andrié, e in seguito dei Thimonier, padre e figlio.

GUY FREQUELIN – È a lui che spetterà l’onore di pilotare il prototipo di color nero e poi di guidare Renault 5 Turbo nel suo primo rally, il Giro d’Italia del 1979. In occasione della sua prima uscita, è qui che segnerà un primo e storico scratch time, di fronte a una concorrenza temibile!

ALAIN SERPAGGI – Pilota collaudatore d’Alpine, del Berex e di Renault Sport, Alain Serpaggi è incontestabilmente l’uomo che ha macinato più chilometri al volante di quest’auto, in tutti gli stadi del suo sviluppo, dai prototipi alle pre-serie, fino ai rally e ai circuiti. FRANÇOIS CHATRIOT Questo pilota eclettico, che è stato alla guida di Renault 5 Turbo dal 1982, ha vinto il Tour de France Automobile nel 1986 su quest’auto straordinaria, insieme a Tiber. A volte sfortunato, ha dovuto cambiare marca per conquistare il meritato titolo di Campione di Francia Rally

JEAN-LUC THERIER Questo campione acrobatico, per ben quattro volte Campione di Francia, tra cui anche nel 1982 alla guida di Renault 5 Turbo, può essere considerato come il Campione virtuale del Mondiale Rally su Alpine nel 1973. Quando si metteva al volante di Renault 5 Turbo o della Berlinetta, era difficile stargli dietro e impossibile superarlo!

BRUNO SABY – È nel 1981 che Bruno Saby, pilota originario di Grenoble affamato di vittorie, è diventato Campione di Francia Rally alla guida di Renault 5 Turbo, dopo un’impressionante serie di vittorie: Lyon Charbonnières, Lorena e Monte Bianco!

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SCHEDE TECNICHE SCHEDA TECNICA RENAULT 5 TURBO – Motore: 4 cilindri in linea – Posizione: centrale longitudinale – Cilindrata: 1397 cm3 – Alesaggio x corsa: 76 x 77 mm – Rapporto volumetrico: 7:1 – Coppia massima: 21,4 mkg a 3.250 giri/min – Distribuzione: albero a camme laterale – Raffreddamento: liquido – Alimentazione: iniezione elettronica Bosch K Jetronic – Sovralimentazione: turbo Garrett T3 – Cavalli fiscali: 6 cv – Trasmissione: su ruote posteriori – Frizione: bidisco – Trasmissione: 5 rapporti – Tipo di carrozzeria: monoscocca in acciaio, biposto – Sospensioni: a triangoli sovrapposti anteriori e posteriori, barre di torsione, barre antirollio, ammortizzatori telescopici – Impianto frenante: dischi ventilati anteriori e posteriori – Sterzo: a cremagliera – Pneumatici: anteriori 190/55 HR 340 e posteriori 220/55 VR 365 – Peso: 970 kg – Velocità massima: 200 km/h – 400 m. partenza da fermo: 15,15 secondi – 1000 m. partenza da fermo: 28,4 secondi

SCHEDA TECNICA RENAULT 5 TURBO “CEVENNES” – Data di commercializzazione: giugno 1981 – Numero di unità prodotte: 20 (clienti competizione) – Tinte: carrozzeria gialla Renault, interni neri – Carrozzeria-scocca: rinforzata “asfalto” in diversi punti – Motore: di serie, provvisto di kit da competizione per portare la potenza a 185 cv – Trasmissione: pignoni rally 5 rapporti – Impianto frenante: 4 dischi ventilati e forati con ripartitore della frenata manuale nell’abitacolo – Ruote: cerchi di serie dotati di pneumatici TRX VR Michelin – Roll-bar: 10 punti – Peso: 925 kg

SCHEDA TECNICA RENAULT 5 TURBO “TOUR DE CORSE” – Data di commercializzazione: gennaio 1983 – Numero di unità prodotte: 20 (clienti competizione) – Tinte: carrozzeria gialla Renault, paraurti anteriore e posteriore bianchi – Carrozzeria-scocca: irrigidita e composta da una monoscocca in lamiera d’acciaio – Motore: 1.397 cm3 sovralimentato da Turbo Garrett T3, da 240 a 285 cv a seconda del kit – Trasmissione: pignoni rally 5 rapporti – Impianto frenante: 4 dischi ventilati radialmente e forati con ripartitore della frenata manuale nell’abitacolo – Ruote: cerchi “Minilite” dotati di pneumatici TRX Michelin – Roll-bar: 16 punti – Peso: 930 kg

SCHEDA TECNICA RENAULT MAXI 5 TURBO – Data di commercializzazione: 1985 – Numero di unità prodotte: 20 – Tinte: bianco madreperla – Carrozzeria-scocca: scocca in acciaio con padiglione in alluminio, irrigidita, carrozzeria progettata in base a studi effettuati nella galleria del vento – Motore: 4 cilindri in linea, 1.527 cm3 , 350 cv, turbocompressore – Trasmissione: pignoni rally 5 rapporti – Impianto frenante: 4 dischi ventilati in ghisa – Ruote: cerchi monoblocco Speedline in magnesio, dotati di pneumatici TB 20 Michelin – Roll-bar: a gabbia in alluminio, 16 punti – Peso: 905 kg

SCHEDA TECNICA RENAULT 5 TURBO 2 “PRODUCTION” – Data di commercializzazione: 1985 – Numero di unità prodotte: 6 – Carrozzeria-scocca: scocca in acciaio autoportante rinforzata e roll-bar a gabbia in alluminio – Motore: 4 cilindri in linea, 1.419 cm3 , 370 cv, turbocompressore – Trasmissione: 5 rapporti – Impianto frenante: 4 dischi ventilati radialmente e forati – Peso minimo: 1.060 kg



Novità Ferrari alla Coppa dei Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori (25-26 giugno 2016): in occasione del venticinquesimo, aperta una sezione celebrativa “Le Rosse alla Varese-Campo dei Fiori” con le sportive di Maranello storiche e moderne. Invitati a partecipare club esteri ed italiani. Collaborazione con Scuderia Ferrari Club Valceresio. Vantaggiose gratuità per i gruppi.

 

L’edizione 2016 della classica rievocativa Coppa dei Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori (25-26 giugno 2016) ha aperto le iscrizioni con buoni risultati e favorevoli consensi: le prime 25 adesioni (come il numero delle sue edizioni) sono giunte alla segreteria organizzativa Gleo Varese che lavora a quattro mani con l’organizzazione del Club Auto Moto Storiche Varese.

Tra le novità di rilievo dell’evento di regolarità per autostoriche c’è il varo di una sezione celebrativa dedicata a Ferrari. In occasione della 25.esima edizione dell’evento il debutto che fa notizia, con autorizzazione ufficiale di Scuderia Ferrari Club, è denominato “Le Rosse alla Varese-Campo dei Fiori” con le sportive di Maranello storiche e moderne premiate in una sezione celebrativa in cui faranno passerella e percorreranno tutto il tracciato, piacevole e divertente, partecipando ai numerosi momenti di degustazione e visite culturali programmati nel weekend. Collabora con la segreteria organizzativa la Scuderia Ferrari Club Valceresio. Invitati a partecipare club esteri ed italiani: vantaggiose le gratuità offerte ai gruppi di ferraristi.

 

FERRARI NELLA STORIA DELLA VARESE-CAMPO DEI FIORI

La storia della corsa velocistica Varese-Campo dei Fiori (1931-1960) – che rievochiamo dal 1990 ad oggi – si intreccia in molti episodi con la storia Ferrari e la persona di Enzo Ferrari. Il “Drake” era presente a Varese nel 1933 e 1934 quando dirigeva l’Alfa Corse che qui trionfò. La Ferrari 166 ufficiale vinse a Varese con Antonio Stagnoli nel 1951. Ferrari rivinse a Varese con il pilota ufficiale Eugenio Castellotti su 225 S nel 1953 e nel 1960 arrivò seconda con l’ancora vivente Edoardo Lualdi Gabardi di Busto su Ferrari 250 GT consegnata dal “Drake”. Un’ampia rassegna stampa e fotografica è in nostro possesso.

 

ARRIVANO LE ROSSE ! – Una selezionata schiera di Ferrari, storiche e moderne, in occasione della 25.esima edizione della Coppa dei Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori – farà da passerella griffata alle più prestigiose autostoriche, con la presentazione in centro a Varese di uno speaker professionale che ne esalterà la partecipazione. Un tour mirato a valorizzare valli, boschi e laghi del Varesotto delizierà i partecipanti al volante delle Rosse. Aperitivi, degustazioni a pranzo e cena saranno un’occasione per vivere insieme un weekend  indimenticabile nella Città giardino che compie 200 anni di vita. E condividere una passione comune.

 

Da segnalare che la Coppa die Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori ha ottenuto la prestigiosa Manovella d’Oro Asi 2015. Vi partecipano auto d’epoca dalle origini fino al 1970; autostoriche dal 1971 al 1976 purché d’interesse storico-sportivo (la giuria decide l’ammissione); autostoriche fino al 1996 ammesse nella sezione turistica, stesso percorso senza prove; autovettureInstant classic” dal 1997 ad oggi, di particolare interesse (sezione turistica).

 

Tra le novità il Match Race nel cuore di Busto Arsizio, di scena giovedì 16 giugno, nel suggestivo clima serale di Busto Estate, grazie all’accoglienza del Comune di Busto e dello sponsor Paglini Renault Store: il Match Race di Busto Arsizio fungerà da allenamento in vista della sfida di Varese, di scena nella serata di sabato 25 giugno, nel centro storico della Città giardino che festeggia i 200 anni di storia.

 

Iscrizioni da inviare a: www.varesecampodeifiori.com o segreteria: tel. 0332-81.32.05 / cel. 335-457374.

 

INFO: www.automotostorichevarese.com –  Segreteria evento : coppadeitrelaghi@varesecampodeifiori.com


Giunte le prime decine di iscrizioni alla 25. Coppa dei Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori (25-26 giugno 2016): la nuova veste dell’evento riscuote consensi dai Grigioni svizzeri all’Oltrepo’. Gratuità per i club che iscrivono gruppi di equipaggi. Novità: in collaborazione con Scuderia Ferrari Club Valceresio aperta una sezione celebrativa firmata Ferrari “Le Rosse alla Varese- Campo dei Fiori” con le sportive di Maranello storiche e moderne.

Piace a chi ama l’automobilismo storico di grande fascino, seduce chi predilige l’accesa competitività senza rinunciare ad un tracciato piacevole tra laghi e boschi. L’edizione 2016 della classica Coppa dei Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori (25-26 giugno 2016) ha aperto le iscrizioni con buoni risultati: le prime 25 adesioni (come il numero delle sue edizioni rievocative) sono giunte alla segreteria organizzativa Gleo Varese: l’evento di regolarità per autostoriche fa parte del calendario nazionale ASI valido per il campionato italiano manifestazioni ASI a cronometri manuali con la partecipazione di autostoriche dotate di strumentazione libera (crono elettronici). E’ possibile gareggiare con lo pseudonimo. I concorrenti partecipano alla passerella turistica o affrontano le 60 prove crono. Hanno diritto a gratuità quei club che iscrivono almeno sei equipaggi, mentre un forte sconto è riservato ai soci del club organizzatore Auto Moto Storiche Varese, sia per la gara competitiva sia per la passerella turistica.

PRIME ADESIONI – L’evento varesino di fine giugno verrà illustrato ai partecipanti della mitica Mille Miglia (19-22 maggio). Intanto il team Eberhard svizzero ha iscritto autostoriche (MG Magna 1936, Triumph Tr2 Sport ’55 e TR4 ’64, MG B GT ’70) e moderne (Catheram 485). Di rilievo le presenze di Lancia Augusta Spider Sport ’35, MG TF 1250 ’54, Abarth 750 GT Zagato, Vw Maggiolino, Fiat 131 Abarth, Innocenti Mini, Austin Healey MK2, Beta Montecarlo, ecc.

NOVITA’ FERRARI – In occasione della 25.esima edizione dell’evento c’è un debutto che fa notizia: con autorizzazione ufficiale di Scuderia Ferrari Club, si terrà l’evento “Le Rosse alla Varese-Campo dei Fiori” con le sportive di Maranello storiche e moderne in passerella. Collabora la Scuderia Ferrari Club Valceresio. Del resto sono numerose e di alto livello le testimonianze Ferrari nella storia di Varese-Campo dei FIori: dalle presenze di Enzo Ferrari a dirigere lo squadra Alfa Corse anni Trenta alle vittorie assolute di Stagnoli e Castellotti negli anni Cinquanta. Alle Gran Turismo del Cavallino rampante verrà offerta un’accoglienza particolare e partecipazione di gruppo.

PAUSE PIACEVOLI E VISITE CULTURALI – Organizzata dal Club Auto Moto Storiche Varese federato ASI, con il contributo tecnico di Gleo e la collaborazione del Comune di Varese, l’evento prevede un tracciato stupendo di 200 km., senza asperità, molto piacevole, tra laghi, boschi e colline del Varesotto, con fermate e degustazioni nel verde della Valganna, al lago di Monate a Cadrezzate, al Centro Commerciale Belforte. Confermato il Match Race del sabato sera aperto a tutti gli equipaggi. Tra gli elementi di novità dell’edizione 2016, al termine dell’evento, la visita guidata alla collezione d’arte di Villa Ponti, ai giardini del complesso settecentesco.

L’evento ha ottenuto la prestigiosa Manovella d’Oro Asi 2015. Ecco quali sono le autostoriche partecipanti:
auto d’epoca dalle origini fino al 1970; autostoriche dal 1971 al 1976 purché d’interesse storico-sportivo (la giuria decide l’ammissione); autostoriche fino al 1996 ammesse nella sezione turistica, stesso percorso senza prove crono; autovetture “Instant classic” dal 1997 ad oggi, di particolare interesse (sezione turistica).

Tra le novità il Match Race nel cuore di Busto Arsizio, di scena giovedì 16 giugno, nel suggestivo clima serale di Busto Estate, grazie all’accoglienza del Comune di Busto e dello sponsor Paglini Renault Store: il Match Race di Busto Arsizio fungerà da allenamento in vista della sfida di Varese, di scena nella serata di sabato 25 giugno, nel centro storico della Città giardino che festeggia i 200 anni di storia.

Iscrizioni da inviare a: www.varesecampodeifiori.com o segreteria: tel. 0332-81.32.05 / cel. 335-457374.


Successo a Varese con sessanta reginette della mobilità anteguerra. E nel concorso d’eleganza regina è Aston Martin Speed C-Type 1938, giudicata dalla giuria tecnica “The best in show”. Chevrolet Torpedo ’29 ha ricevuto i maggiori consensi della gente. Tra le moto al top due Guzzi del 1929: Sport 14 sidecar e GT Norge dedicata alla conquista del Polo Nord. La Riley da GP la più rapida nelle prove d’accelerazione a Volandia. Regia del Club Auto Moto Storiche Varese.

Un successo di pubblico nel cuore della città di Varese ma anche nei borghi dell’Altomilanese, della Brughiera e della val Bossa. Prima risalendo i navigli da Cuggiono (Villa Annoni) al parco del volo di Volandia a Malpensa poi in passerella tra Somma Lombardo, Val Bossa terminando nel cuore della città di Varese: motivazione storica è stata la celebrazione dei 200 anni della Città giardino con le regine della mobilità, dal 1913 al 1940.

Il 1° Defilé Milano-Varese per auto e moto storiche anteguerra ha suscitato grandi emozioni e successo sia per la qualità dei mezzi sia per il consenso popolare: l’evento si ripeterà annualmente, negli anni dispari da Varese a piazza del Duomo a Milano. A curare la regia sono stati i club ASI Auto Moto Storiche Varese di via Correnti, il Cmae di Milano, il Gams Gallarate il e Veteran car Como. Staffetta preziosa il Vespa Club Rho che tornerà ad essere protagonista in centro Varese sabato 4 giugno con la rievocazione della Sei Giorni Motoristiche. I coordinatori dell’evento, i vertici del club Auto Moto Storiche Varese di via Correnti – Angelo De Giorgi, Enrico Bassani e Gianandrea Redaelli – hanno espresso piena soddisfazione alla luce del successo qualitativo e popolare riscosso dall’evento che ha giovato del patrocinio del Comune di Varese e di quello di Cuggiono.

Otto le categorie in cui si articolava il concorso d’eleganza con cinquanta reginette storiche. Dalla giuria tecnica “The best in show” è l’Aston Martin Speed C-Type del 1938 del varesino Giuseppe Redaelli, sfilato in piazza Monte Grappa con la nipotina Maria Giulia tra le braccia di mamma Irene. Dell’auto vincitrice esistono due esemplari: questo e il prototipo, 1800 cc e 150 cv, raffinate nell’aerodinamica con vocazione racing. La più votata dal pubblico – che ha compilato 630 cartoline- la Chevrolet International Torpedo ’29, importata dall’Argentina e restaurata a Bisuschio per tre anni dal suo pilota, Agostino Vezzaro, con al fianco la segretaria del club Vams, Tatiana Manuzzato.

Sul fronte moto, “The best in show” è stata la Moto Guzzi Sport 14 sidecar del ’29 del milanese Luca Vinciguerra, mentre dalla giuria popolare palma d’oro alla Guzzi 500 GT Norge di Carlo Achini, uno dei collezionisti più esperti in Europa di moto anteguerra. L’esemplare è stato costruito dopo la spedizione da Mandello Lario a Capo Nord di Carlo Guzzi in seguito alla conquista del Polo Nord da parte del Norge (1926), dirigibile progettato da Umberto Nobile.

L’automobilismo nel Varesotto ebbe inizio nel 1920 con il leggendario km lanciato di Gallarate: per celebrare quel primato a Volandia auto e moto si sono misurate sul quarto di miglio: tra le auto fino al 1920 vittoria della più antica del lotto, Lancia Theta del 1913 (prima auto europea con avviamento e illuminazione elettrica), guidata da Giulio Caimi, mentre miglior tempo assoluto (19″62) per la biposto racing Riley Brookland del ’30 pilotata da Arturo Ferraro, presidente del Gams che ha preceduto la Mercedes 170V Sport Roadster di Marco Galassi (presidente Cmae, tempo 19″70) e l’Aston Martin Speed C-Type di Giuseppe Redaelli con 20″08. Tra le moto, la più rapida nello scatto la Guzzi GTV del 1939 di Angelo Bernardi che ha coperto i 400 metri in 19″95, seguita dalla Gilera VTE GS ’39 di Ciro Nisi (20″29) e la Guzzi S ’34 di Giuseppe Franchina (21″23).

Lo stile più raffinato nell’abbigliamento è stato quello della famiglia Lorenzin, a bordo della Chevrolet Indipendence del ’31. Le autostoriche più numerose le Fiat Balilla anni Trenta, versioni a 3 e 4 marce (costo all’origine: 10.900 lire).

A presiedere la giuria tecnica l’apprezzato designer, Andreas Zapatinas, che firmò Fiat Barchetta ed auto di successo di Alfa, Bmw, Subaru. Al suo fianco il varesino Gianfranco Palazzoli, ex-pilota, commentatore televisivo, oltre ai giornalisti Alfredo Albertini, Massimo Delbò, i commissari Dominique Fischlin, Uberto Pietra, Franco Ghidelli, Gianpio Ottone. Gran finale con passerella nelle vie del centro storico varesino : qui l’applauso ha unito la piccoline corsaiole Rosengart, Bugatti e Salmson con le berline Balilla e Augusta alle monumentali Rolls Royce, Bentley e Dodge.

INFO: www.automotostorichevarese.com – direzione@automotostorichevarese.com – facebook.com/clubvams


Defilé Milano-Varese lungo le strade dei Navigli: domenica 15 maggio auto e moto storiche centenarie da stupore in un concorso d’eleganza dove la giuria degli esperti è affiancata a quella popolare di curiosi ed appassionati. Partenza da Cuggiono/Villa Annoni alle ore 10. Poi al parco di Volandia dalle ore 10.30. A Varese l’appuntamento è dalle ore 11.15 alle 13.30 tra Via Volta, Piazza Monte Grappa e Giardini Estensi. Passerella nel centro storico e proclamazione vincitori dalle ore 15 in Piazza Monte Grappa. Organizzano il club Auto Moto Storiche Varese e il club milanese Cmae, con aiuto di Gams Gallarate e Vcc Como, federati ASI. Patrocinio del Comune di Varese e del Comune di Cuggiono.

Dopo la copiosa pioggia, nel weekend di metà maggio è previsto il sole. E, al grido di “Arrivano le Centenarie!”, domenica 15 maggio 2016 si terrà sull’asse Milano-Varese un singolare raduno di auto e moto storiche anteguerra certificate ASI (fino al 1940). L’evento è stato generato per rappresentare al meglio l’alto livello tecnologico e culturale di autentici simboli della mobilità, veicoli dai 75 ai 100 ed oltre anni di circolazione.

Si tratta del 1° Defilé Milano-Varese lungo le antiche vie dei Navigli, organizzato dal club Auto Moto Storiche Varese, dal Club Milanese Auto Moto Veicoli d’Epoca, con l’aiuto di Gams di Gallarate e Veteran Car Como, tutti federati ASI. L’evento si colloca nel quadro delle celebrazioni per i 200 anni di elevazione a Città di Varese. Patrocinio del Comune di Varese, del Comune di Cuggiono ed Enel (ente competente per le strade lungo i Navigli).

Il programma di domenica 15 maggio prevede, per sessanta selezionate auto e moto storiche, il via da Villa Annoni a Cuggiono/Milano (alle ore 10 la partenza dall’antica dimora) per raggiungere Volandia di Malpensa/Somma Lombardo (ore 10.40) fiancheggiando le vie d’acqua. Nella sede dell’ex-Caproni è di scena una singolare prova d’abilità sul quarto di miglio. Poi si prosegue da Somma a Villadosia, poi Cimbro, Casale Litta, Galliate, Capolago. L’ingresso a Varese è previsto dalle ore 11.30: Via Volta si trasformerà in un meraviglioso “museo a cielo aperto” tra pezzi rari frutto della maestria di designer e motoristi, testimonianze della mobilità popolare ed elitaria dall’inizio secolo fino alla seconda guerra mondiale. Si va dalle moto sottocanna, dal 1910 agli anni Trenta, fino alle berline, sportive e cabriolet su quattro ruote disegnate dalle matite più raffinate, oltre alle vetture più popolari usate dai nostri nonni nel ventennio (Balilla, Topolino, Augusta, Aprilia).

Alle ore 12 in Piazza Monte Grappa a Varese la presentazione in passerella davanti alla giuria degli esperti ma anche dinanzi a quella popolare: curiosi ed appassionati potranno fotografare, filmare auto e moto rare, mai viste, ma anche esprimere in cartolina, gratis, le proprie preferenze sullo stile dei veicoli e l’abbigliamento degli equipaggi a bordo. Un vero e proprio concorso d’eleganza che proseguirà nell’esposizione ai Giardini Estensi dalle ore 12.30 fino alle 15. Dalle ore 15, in piazza Monte Grappa, il ritorno dei gioielli storici a motore e la proclamazione dei vincitori per ciascuna categoria e classe. Prima di disperdersi, auto e moto d’epoca transiteranno nelle vie Magatti, Bagaini, Puccini, piazza Giovine Italia, Griffi, piazza Carducci, via Broggi, via Veratti.

Adesioni ancora aperte: organizzatori dei club Vams e Cmae stanno selezionando le domande. Ta le marche presenti figurano Alfa Romeo, Aston Martin, Bentley, Chevrolet, Citroen, Dodge, Fiat, Ford, Hudson, Jaguar, Lancia, Mercedes, MG, Rolls Royce, Salmson, ecc. La giuria degli esperti è composta da Andreas Zapatinas (designer di varie Case), Dominique Fischlin (commissario FIVA, federazione mondiale per auto d’epoca e selezionatore per concorso Villa d’Este), Gianfranco Palazzoli (varesino, ex pilota, commentatore televisivo), Massimo Delbò e Alfredo Albertini (giornalisti esperti in concorsi d’eleganza) e Uberto Pietra (commissario ASI).

La regia varesina dell’evento è curata dal Club Auto Moto Storiche Varese presieduto da Angelo De Giorgi ed Enrico Bassani, con il coordinamento di un esperto, Gianandrea Redaelli, consigliere club Vams. “Siamo felici dell’impostazione culturale, di promozione turistica dell’evento e dell’unione con altri club – hanno dichiarato gli organizzatori del Vams Varese -. E’ il primo di una serie di eventi con auto e moto anteguerra. Abbiamo voluto una giuria popolare e il voto di appassionati e curiosi peserà sul risultato finale, oltre al giudizio di esperti di caratura internazionale. E’ un evento culturale dove intendiamo coinvolgere la Città e la provincia”. Ringraziamo il Comune di Varese e l’assessorato promozione turistica e marketing territoriale per la sensibilità dimostrata, non solo con la Coppa dei Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori (25-26 giugno 2016) e la Sei Giorni Motostoriche (4 giugno) competitive ma anche per questo evento storico di alta caratura”.

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È la Gilera B300 datata 1953 la prima moto iscritta alla V Rievocazione storica della Sei Giorni Internazionale di Motostoriche di Varese programmata per sabato 4 giugno 2016. È quella di Tomaso Bianchi di Busto Arsizio. Organizza l’evento il Club Auto Moto Storiche Varese, federato ASI dal 2007, in collaborazione con il Comune di Varese e con il Vespa Club Rho istitolato ad un grande amico del club varesino VAMS: è Giuseppe Cau, vincitore dell’originale memorabile Sei Giorni Internazionale di Varese del 1951.

Rara e molto apprezzata sul mercato delle motostoriche da collezione, Gilera B300 è stata la Prima bicilindrica stradale della Casa di Arcore: la B300 rimpiazzava la Nettuno, una 250 cm³ nata nel 1946 dimostratasi di scarso successo. Il suo motore derivava dall’unione di due cilindri della 150 del 1952, rispetto alla quale vi erano alcune modifiche di carattere meccanico. Al modello originario, si affiancheranno, nel ’57 la più potente “Extra” e la “Export”. Nel 1963 il modello verrà rivisto e, l’anno successivo, la gamma fu completata con la versione “America”.

Nelle intenzioni di Giuseppe Gilera – che tracciò personalmente le caratteristiche ed i limiti progettuali della nuova moto – la “B300” si prefiggeva di contrastare la concorrenza delle bicilindriche 250 cm³ realizzate da Parilla Setter/Veltro, Benelli Leonessa e MotoBi Spring Lasting, Però proponendo una moto meno sportiva e più adatta all’utilizzo turistico e lavorativo, con un prezzo contenuto. Fu posta in vendita alla modica cifra di 318.000 lire potendo così competere anche con la monocilindrica Moto Guzzi Airone che, in quegli anni, dominava il mercato italiano delle quarto di litro.

Il motore venne approntato all’insegna dell’economia e della semplicità, riutilizzando il più possibile componenti già in produzione ed evitando raffinatezze tecniche destinate a far lievitare i costi. La scelta di fondo fu quella di accoppiare due motori quattro tempi del tipo progettato nel 1948 da Piero Remor poco prima del suo clamoroso divorzio con la Gilera.

 

INFO ISCRIZIONI : tel. 340-8063.533 (Alberto Vaser) – segreteria@automotostorichevarese.com


Il club Auto Moto Storiche Varese ha reso noto il percorso e il programma della V Rievocazione storica della Sei Giorni Motostoriche di Varese: ecco la scheda iscrizione.

E’ tutto pronto per ricevere le adesioni alla V Rievocazione Storica della Sei Giorni Internazionale Motostoriche di Varese di sabato 4 giugno 2016. La scheda che il Club organizzatore – Auto Moto Storiche Varese – ha preparato è completa per ospitare ogni dato del pilota, del passeggero e della motostorica rigorosamente entro l’anno 1975. Dai registi dell’evento – Alberto Vaser, Lorenzo Passera ed Armando Bonfiglio – sono giunte le precisazioni in merito al percorso.  Eccolo:

Sabato 4 giugno 2016: ore 8, accoglienza, consegna numeri, welcome coffee, partenza dal centro di Varese, Corso Matteotti:

Varese partenza (ore 9.30), Arcisate, Bisuschio, Cuasso al Monte, Alpe tedesco, Ganna, Ghirla, pista ciclabile verso Ganna, Bedero Valcuvia, Masciago Primo, Rancio Valcuvia, Mesenzana, località Colombina di Brissago, salita verso Roggiano, Villaggio Olandese, Brezzo di Bedero, Germignaga, Portovaltravaglia, Caldé (controllo timbro), Laveno Mombello, Santa Caterina, Leggiuno, Ispra (prove d’abilità), Ranco, Angera, Taino, Capronno, Osmate, Comabbio, Varano Borghi, Cassinetta Biandronno, Bardello, Gavirate (pranzo comunitario), quindi Schirann e Varese.

Cerimonia di Arrivo e premiazioni in Corso Matteotti a Varese (ore 16.)

INFO & ISCRIZIONI: segreteria@automotostorichevarese.com – tel. 340-80.63.533 – www.automotostorichevarese.it


C’è chi l’ha interpretata come allenamento d’avvio stagione autostoriche, chi si è impegnato per rodare cronometri e sintonia dell’equipaggio in vista della Mille Miglia 2016. Chi ha tolto la ruggine invernale con una gara divertente ma senza ambizioni di classifica.

Importante che le aspettative abbiano corrisposto con il sorriso finale dei partecipanti. Il Trofeo Enzo Bellardi – Festa di Primavera 2016 ha rappresentato un successo organizzativo del club Auto Moto Storiche Varese e del consueto regista dell’evento, Agostino Maccacaro, con una quarantina di automobili storiche di alto livello. Più che la classifica i presenti hanno posto l’accento sullo spirito di gruppo e sulla ampia partecipazione, oltre al programma che ha previsto l’interessante visita al Museo Frera di Tradate, la passerella cronometrata al Seminario Arcivescovile della diocesi di Milano a Venegono Inferiore.

E’ stato un piacere ammirare sia le anteguerra sia le storiche con oltre 30 anni di vita sia le youngtimer:  Bugatti T40, Fiat 504, Chevrolet Torpedo, Salmson Rallye, Fiat 1100, Porsche 356 coupé e Speedster, Abarth 750 Zagato, Fiat 504, Austin Healey MKIII, Lancia Fulvia HF, Autobianchi A112, Delta 1500, ecc.

Secondo la regia di Agostino Maccacaro, una quarantina di equipaggi si sono misurati su trenta prove cronometrate con momenti apprezzati di convivialità vissuti nella sede dell’associazione comunale  “La Trasparenza” di Venegono Superiore grazie all’inappuntabile coordinamento dei coniugi Baldina.

Elemento distintivo di grande valore sociale è stata la presenza di alcuni giovani disabili della Fondazione Renato Piatti Onlus di Varese che hanno espresso gioia piena quando sono saliti a bordo delle autostoriche per una passeggiata in Valle Olona. Un’iniziativa che consolida il legame tra il club Vams presieduto da Angelo De Giorgi ed Enrico Bassani e l’associazione benefica Renato Piatti, riferimento dinamico per i disabili del territorio del Varesotto.